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Lavoro

4 ottobre festa nazionale: cosa cambia per lavoro e buste paga dal 2026 (con primo effetto “utile” nel 2027)

Dott. Alessandro Cervellino

10/1/2025

Il Parlamento ha approvato in via definitiva il ripristino della festività nazionale del 4 ottobre, dedicata a San Francesco d’Assisi. La legge entra in vigore dal 1° gennaio 2026; tuttavia, il primo effetto pratico—come giorno non lavorativo infrasettimanale—si avrà lunedì 4 ottobre 2027, poiché il 4 ottobre 2026 cade di domenica. La riforma ha registrato un ampio consenso in entrambe le Camere ed è stata chiusa in sede deliberante dalla Commissione Affari costituzionali del Senato il 1° ottobre 2025.

Per gli operatori del lavoro e del payroll, l’inserimento del 4 ottobre tra le festività civili comporta un allineamento dei trattamenti retributivi e organizzativi agli altri giorni festivi nazionali, con effetti su turnazioni, straordinari, ferie/permessi e costo del lavoro (anche nel pubblico impiego).

Quadro normativo di riferimento

  • Legge 27 maggio 1949, n. 260 – disciplina le ricorrenze festive. L’art. 1 dichiara il 2 giugno festa nazionale; l’art. 2 contiene l’elenco dei giorni festivi “agli effetti civili”. È su questo elenco che interviene ora la nuova legge, inserendo il 4 ottobre.

  • Legge 5 marzo 1977, n. 54 – abolì diverse festività civili e religiose (tra cui, all’epoca, 2 giugno spostato alla domenica e 4 novembre alla domenica), nell’ambito di un pacchetto di razionalizzazione dei giorni festivi. Il nuovo intervento non modifica tale assetto storico generale, ma reintroduce il 4 ottobre come festività civile a sé stante.

  • Ripristino 4 ottobre – Il provvedimento è legge dal 1° ottobre 2025; decorre dal 2026 e il primo giorno “goduto” in settimana sarà nel 2027. Le stime governative quantificano in circa 10 milioni di euro annui gli oneri per straordinari/indennità nei servizi essenziali.

Il materiale informativo allegato dal cliente conferma sia la decorrenza 2026 sia il fatto che il primo effetto concreto si avrà nel 2027, oltre a chiarire l’allineamento dei trattamenti economici del 4 ottobre alle altre festività civili.

Decorrenza e calendario: attenzione al 2026 “domenicale”

  • 2026: il 4 ottobre cade di domenica → nessun ulteriore giorno non lavorativo oltre la domenica, salvo discipline ad hoc dei CCNL (es. straordinari domenicali o riposi compensativi su turni).

  • Dal 2027: il 4 ottobre diventa giorno festivo civile a tutti gli effetti, con chiusura di scuole e uffici e conseguenti regole retributive e organizzative.

Trattamento economico: cosa spetta in assenza/presenza di lavoro

Se il lavoratore non presta attività il 4 ottobre

  • Nel settore privato e pubblico, il 4 ottobre darà diritto alla retribuzione della festività secondo il regime ordinario applicato alle altre ricorrenze civili (confluendo in busta paga come giorno festivo retribuito). La fonte primaria rimane la L. 260/1949 e le discipline contrattuali collettive che declinano la voce retributiva.

Se il lavoratore presta attività il 4 ottobre

  • È dovuta una maggiorazione (tipicamente tra +50% e +100% dell’orario, variabile per CCNL) e/o un riposo compensativo, secondo il contratto collettivo applicato e le prassi settoriali (sanità, trasporto, vigilanza, servizi essenziali ecc.). Nel pubblico impiego sono previste risorse aggiuntive per coprire gli oneri di indennità/straordinari.

Rinvii utili della L. 260/1949

  • L’art. 5 L. 260/1949 contiene regole di principio su corrispettivi dovuti in giornate civili-rituali (con distinzione per lavoratori retribuiti “non in misura fissa”). Anche se la prassi è oggi fortemente CCNL-driven, è utile tener presente l’articolo quando si trattano casi atipici (cottimo, provvigioni, etc.).

Impatti pratici per aziende, HR e consulenti

1) Budgeting e costo del lavoro (annuale):

  • Dal 2027, occorre stimare un giorno festivo aggiuntivo con impatto su straordinari, differenziali di turno, reperibilità e servizio minimo. Nel pubblico, il Governo ha quantificato oneri aggiuntivi per i servizi essenziali in circa €10 mln/anno (utile come benchmark anche per il privato multiservizi che garantisce continuità operativa).

2) Turnazioni e orari (settori H24):

  • Aggiornare i piani turni 2027 in avanti per includere la nuova festività. Integrare sistemi di workforce management con regole di maggiorazione specifiche del CCNL applicato.

3) Payroll e voci in cedolino:

  • Inserire la voce “Festività 4 ottobre” allineata alle altre festività civili; verificare codifiche su software paghe, contatori banca ore e gestione ferie/permessi correlati a eventuali riposi compensativi.

4) Contrattazione di secondo livello:

  • Per aziende con intensa operatività nel periodo (turismo, GDO, logistica), valutare intese aziendali su criteri di chiamata, rotazioni, premi o indennità extra in caso di lavoro festivo, nel rispetto dei minimi CCNL.

5) Comunicazione interna e calendario scolastico:

  • Pianificare in anticipo comunicazioni a personale e clienti/fornitori; per le aziende che impiegano genitori con figli in età scolare, considerare misure di work-life balance per la nuova chiusura scolastica.

Casi applicativi (esempi)

  • Azienda manifatturiera CCNL Metalmeccanica – 4/10/2027 (lunedì): se lo stabilimento si ferma, i full-time mensilizzati percepiscono la festività retribuita; chi è programmato in turno per esigenze di continuità e lavora, matura maggiorazione festiva secondo CCNL e/o riposo compensativo.

  • Part-time verticale: se la giornata di lavoro non ricade nel giorno di attività contrattuale, il trattamento segue il CCNL e gli accordi; verificare eventuali clausole su festività non coincidenti con i giorni lavorativi.

  • Settore sanitario H24: il personale chiamato il 4 ottobre ha diritto alle indennità festivo/turno e allo straordinario se eccede l’orario; la finanza pubblica coprirà l’extra costo con stanziamenti aggiuntivi indicati a livello governativo.

Rapporti con la disciplina del 1977 e con altre ricorrenze

La reintroduzione del 4 ottobre non rimette in discussione l’assetto “storico” definito dalla L. 54/1977, che rimane sullo sfondo sistematico (abolizione/s posticipazioni di varie festività). Il 4 ottobre entra oggi nel perimetro delle festività civili ex art. 2 L. 260/1949, con pari dignità rispetto a 25 aprile, 1° maggio e 2 giugno (ferme restando le specifiche tutele/onorificenze proprie di alcune date, es. 1° maggio).

Profili di compliance e rischi

  • Errore di cedolino (mancata festività o errata maggiorazione): rischio contenzioso per differenze retributive e sanzioni per violazioni in materia di orario/ riposi; raccomandata una checklist paghe dedicata 2027.

  • Disallineamento regolamenti interni/software HR: rischio di incoerenze tra policy e calcolo effettivo (es. straordinario festivo conteggiato come domenicale).

  • Appalti e servizi in continuità: aggiornare computi metrici e listini per riflettere il costo festivo 4/10 nelle giornate lavorate.

Conclusioni operative

  • Quadro legale: il 4 ottobre entra nell’art. 2 L. 260/1949 come festività civile; la legge è stata approvata definitivamente il 1° ottobre 2025, con decorrenza 2026 e primo “godimento” feriale nel 2027.

  • Trattamenti: dal 2027, retribuzione piena se non si lavora; maggiorazioni/riposo se si lavora, secondo CCNL; nel 2026 nessun effetto aggiuntivo perché la data cade di domenica.

  • Action list HR/Payroll (da avviare nel 2026 in ottica 2027):

    • aggiornare calendari e regole paghe;

    • verificare maggiorazioni e indennità CCNL;

    • pianificare turni e coperture per servizi essenziali;

    • adeguare contratti d’appalto e budget (considerando oneri extra, benchmark pubblico ≈ €10 mln/anno).